sabato 1 gennaio 2011

Il mio Murale

Chiunque mi conosca, anche solo superficialmente, sorriderà all’idea che uno come me possa aprire un blog. E che lo faccia proprio ora, dopo aver rifiutato per anni l’iscrizione a Facebook. In effetti, ho molto esitato prima di prendere questa decisione… Non sapevo che genere di blog creare. Cambiavo continuamente idea sul nome da dargli. Temevo soprattutto di non riuscire ad aggiornarlo con regolarità. Ma alla fine il piacere della scrittura e la curiosità verso questo nuovo strumento mi hanno convinto.
L’ho chiamato Murale per onorare la memoria e l’opera del più grande poeta palestinese mai vissuto, Mahmoud Darwish, e perché credo che un nome simile si adatti bene allo spirito di questa nascente creatura. Murale come affresco su cui apporre pensieri e dipingere emozioni. Murale come spazio di libertà d’espressione e di modesta partecipazione alla vita collettiva.
Il mio blog nasce con un indirizzo sostanzialmente generalista, ma dedicherà particolare attenzione all’attualità politica, al cinema e allo spettacolo in senso lato. Sarà libero e militante al tempo stesso, nella convinzione che l’imparzialità debba talvolta cedere il passo a forti prese di posizione – anche solo per riaffermare quella verità dei fatti che viene continuamente umiliata. Avrà inevitabilmente un’impronta personale, ma mai privata: vivrà delle mie opinioni, delle mie suggestioni e delle mie esperienze, purché queste possano riscuotere un qualche interesse al di fuori del mio nucleo familiare… Del resto, il grande scrittore Jorge Luis Borges – in una citazione che ho appreso grazie a Francesco Guccini – non ebbe bisogno di molte parole per esprimere lo stesso concetto: «Tutto quello che uno scrive è autobiografico. Solo può essere detto: “Nacqui nel tale anno, nel tale luogo” oppure “C’era un re che aveva tre figli”».
Per quel che mi riguarda, non penso che la mia vita possa risultare molto interessante, anche perché non ho imprese mirabolanti da raccontare. Negli ultimi anni, posso dire di essere stato un assiduo frequentatore di eventi culturali, a Bologna e altrove: benché abbia sottratto parecchio tempo ad avventure forse più entusiasmanti, questa passione mi ha riservato il privilegio di vedere da vicino molti dei miei maestri e la fortuna di conoscere tante persone simpatiche, oltre alla soddisfazione di essere stato testimone di aneddoti irripetibili. A questa sterile quanto piacevole attività dedicherò un’intera sezione del blog: lì troverete una fotogallery che ripercorre gli incontri più significativi e persino le scansioni di alcuni degli autografi raccolti negli anni. C’è poi un album personale tutto dedicato agli amici, ai familiari e alle persone a me più care. Se qualcuno dovesse dubitare della benevolenza della macchina fotografica nei miei confronti, è segno che non mi ha visto bene dal vivo!

Manuel Lambertini

2 commenti:

  1. Anche se già te l'ho detto ieri, rinnovo la mia contentezza nel vedere che finalmente hai aperto un blog. Questo commento però non è solo per elogiare la tua iniziativa, ma è anche per sgridare l'autocritica che ti sei fatto riguardo alla presunta mancanza di esperienze mirabolanti..... le tue esperienze mirabolanti sono proprio gli incontri che hai fatto e le persone di un certo lignaggio intellettuale e culturale che hai potuto incontrare. Hai saputo coltivare un "hobby" non da poco nell'andare a tanti eventi di un certo spessore, e che sicuramente può dirsi originale (ma non strano!) e interessante.
    Ti ringrazio perchè mediante questo blog mi tieni informata su una parte di mondo e di persone che non conosco o di cui non ho mai sentito parlare. Questo blog sarà sicuramente una buona finestra sul mondo!!=)

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  2. Grazie, troppo buona... Ti confesserò una cosa: io, in realtà, questo blog l'ho aperto per tenermi in contatto con te!!!

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