venerdì 12 agosto 2011

Londra in fiamme

«Dai nuovi segni di negazione [della società dello spettacolo], incompresi e falsificati dall’organizzazione spettacolare, che si moltiplicano nei Paesi economicamente più avanzati, si può già trarre questa conclusione, che una nuova epoca si è aperta: dopo il primo tentativo di sovversione operaia, è ora l’abbondanza capitalista che è fallita. Quando le lotte antisindacali degli operai occidentali sono represse prima di tutto dai sindacati, e quando le correnti in rivolta della gioventù lanciano una prima protesta informe, nella quale nondimeno il rifiuto della vecchia politica specializzata, dell’arte e della vita quotidiana è immediatamente implicito, sono queste le due facce di una nuova lotta spontanea che comincia sotto l’aspetto criminale. Sono i segni precursori del secondo assalto proletario contro la società di classe. Nel momento in cui i fanti perduti di questo esercito ancora immobile riappaiono su questo terreno, divenuto diverso e rimasto lo stesso, essi seguono un nuovo “generale Ludd” che, questa volta, li lancia nella distruzione delle macchine del consumo permesso.»

(Guy Debord, La società dello spettacolo, Milano, Baldini Castoldi Dalai, pp. 118-119, 1967, ed. 2004)

Manuel Lambertini

giovedì 4 agosto 2011

A picco

Caos mercati in Europa. Indici in tilt. Milano –5%. A picco anche Wall Street. (Corriere della Sera)
Wall Street a picco, –4,8 % il Dow Jones e –5,08 il Nasdaq. Giallo sui listini bloccati e la chiusura fantasma a Milano (–5,16). (Il Sole 24 Ore)
Giornata da incubo per le Borse. Indici in tilt, Milano perde il 5%. (La Stampa)
Borse a picco, spread record: interviene la Bce. Il Mib perde oltre il 5 %. Giù anche Wall Street. (La Repubblica)
Borse rosse. (Il Manifesto)
Profondo rosso sulle Borse Ue. A Piazza Affari indici in tilt: –5%. (Il Giornale)
Europa e Wall Street a picco. Tsunami sulle borse mondiali. (Libero)


Epistolina per N.B.
caro Nanni, ritorno da Bologna:
ti scrivo qui, dall’autostrada, in fretta,
non ho notizie fresche, ma che rogna
che è questa cosiddetta crisi, aspetta
un po’: guarda la Grecia, il Portogallo,
la Spagna: è una questione, qui, di giorni,
forse di ore, attenzione, guarda il gallo
con i sobborghi che esplodono, forni
ardenti, con Obama abbronzatissimo,
da nobelizzatissimo: si crede
imperatore del mondo: incertissimo
su tutto, poveretto, lui, l’erede
degli Stati sfasciati, indebitati,
nel pantano delle assicurazioni –
tra iraniani e iracheni, e iperarmati
di Taiwan, nordcoreani, e legioni,
di indiani – e pechinesi che si acquistano
(e si vendono) tutto, tra filmati
di bollynigeriani, e si conquistano
i mercati: e un mondo è morto – e soldati
per le strade del mondo: e non si arriva
per me, al 2012: e vicina,
più vicina, è la fine: e la deriva
è completa: ma ciao – viva la Cina:

                                                        Edoardo Sanguineti

Manuel Lambertini