venerdì 21 gennaio 2011

Bunga-Bunga



Eleonora De Vivo: ... l'ho visto un po’ out
Imma De Vivo: l'ha visto un po’ ingrassato, capito? Imbruttito, capito?...
Eleonora De Vivo: sta più informa di solito, fino all'anno scorso stava più informa, adesso sta
proprio più di là che di qua...
Imma De Vivo: (ine) negli ultimi tempi eie
Eleonora De Vivo: eh lo so, ma appunto per questo, è diventato pure brutto, deve solo
sganciare...
Imma De Vivo: deve solo sganciare, brava...
Iris Berardi: speriamo che per il compleanno sia generoso, io non gli regalo un cazzo...
Eleonora De Vivo: nemmeno io dopo l'ultima volta...

In questi ultimi giorni non si parla d’altro. Alla sentenza della Consulta sul legittimo impedimento, conclusasi con una parziale bocciatura, hanno fatto seguito i risvolti giudiziari del già noto Rubygate. Silvio Berlusconi è indagato per concussione e prostituzione minorile insieme all’agente dei vip Lele Mora, al direttore del Tg4 Emilio Fede e a Nicole Minetti, ex igienista orale del premier e oggi consigliere regionale del PdL in Lombardia.
I pubblici ministeri ritengono che il Presidente del Consiglio abbia ricevuto da Ruby Rubacuori – al secolo Karima El Mahroug – prestazioni sessuali in cambio di denaro, e che abbia esercitato indebite pressioni sui funzionari della Questura di Milano. La Procura ha deciso di ricorrere al rito immediato, formula che generalmente richiede un gran numero di elementi probatori. Dopo aver sorprendentemente rivelato di avere una relazione stabile, Berlusconi non ha esitato a minacciare la magistratura, annunciando che non si presenterà all’interrogatorio dei Pm.
Le intercettazioni raccolte sulla vicenda, in ogni caso, non sembrano lasciare molto spazio all’immaginazione… «Una massa di deficienti che ballano come delle mongoloidi»: così una ragazza descrive le partecipanti alle “sobrie” cene di Arcore. L’ex prefetto di Napoli Carlo Ferrigno, invece, nel fare gli auguri di compleanno a un amico nato lo stesso giorno di Berlusconi, arriva subito al punto: «auguri di vero cuore… mi dispiace solo che i tuoi auguri coincidono con quelli di quello stronzo lì». «Di chi, di Berlusconi?». «Sì sì guarda, che uomo di merda». Ed ecco il resoconto: «Tre uomini e 28 donne... facevano le orge lì dentro... Tutte in braccio a Berlusconi, seminude... e la Minetti col seno fuori che baciava Berlusconi in continuazione, insomma proprio un puttanaio eh, e tre che sono rimaste a letto con Berlusconi».
Ancora più dettagliata è la ricostruzione di un’ex compagna di scuola della Minetti, che definisce «allucinante» la serata trascorsa col premier: «a me è scaduto moltissimo, mi sembrava di aver di fronte non lui ma una caricatura del Bagaglino». Qualcuno, seduto alla pianola, canta; poi, «a un certo punto», quasi all’improvviso, «qualcuna ha iniziato a far vedere il sedere e da lì la serata è decollata». «Dopo la cena sentii alcune delle ragazze dire “Scendiamo al Bunga-Bunga”», continua la studentessa, descrivendo un salone adibito a discoteca con «divanetti, un palo da lapdance, una sorta di banco bar e dei bagni» popolati da fanciulle in «abiti succinti». Qui le giovani ospiti, secondo quanto emerge anche da altre testimonianze, «si avvicinavano al presidente seduto sul divanetto muovendosi in maniera provocante a distanza ravvicinata, si strusciavano e si facevano toccare», baciandosi tra loro in «atteggiamenti lesbici». Poi il padrone di casa le chiede se si sta divertendo. «Sinceramente non tanto», risponde la ragazza. Ed il racconto prosegue: «Il presidente mi disse che era sua intenzione aiutarmi negli studi, al che mi regalò due cd di Apicella. Lì per lì non mi resi conto subito che contenevano una busta bianca con 4 banconote da 500 euro. Rimasi sorpresa e imbarazzata, e me ne andai». «Non me lo dai un bacino?», le avrebbe chiesto invano il premier.
Un’altra ragazza racconta di essere stata invitata a Villa Certosa per fare «l'infermiera ufficiale»; in una conversazione, riferisce tutte le indicazioni ricevute da Lele Mora: «Devi prenderti un camicione da dottoressa... con sotto niente ovviamente... Ti metti lo stetoscopio, la camicina da infermiera e sotto le autoreggenti bianche... Sai quanto si diverte lui per una cosa del genere... il finto malato!».
L’intercettazione più significativa è però quella in cui una ragazza, al telefono con Nicole Minetti, esprime preoccupazione per il proprio futuro: «Tu bene o male hai il tuo lavoro, guadagni tot... non te lo leva nessuno. A me, se non mi mette, che cavolo faccio? Sto in Comune per altri 5 anni a guadagnare 600 euro? E quante cose possono capitare in 2 anni? Lui può sparire... può succedergli qualcosa... sta cambiando il governo... Se mi dice di aspettare, gli dico che ho aspettato 5 anni [...] Basta! Poi sì, per l'amor del cielo, ci sta costruendo una carriera, però bisogna vedere se poi va in porto ‘sta carriera! E se non va in porto? Rimango con la laurea e un calcio nel sedere come tanti altri ragazzi...».
Come nel recente passato, i festini coinvolgerebbero schiere di starlette più o meno conosciute, dalle gemelle Imma ed Eleonora De Vivo, concorrenti alla sesta edizione dell’Isola dei Famosi, a Marysthelle Garcìa Polanco e Florina Marincea, note per aver partecipato a La pupa e il secchione, fino alla meteorina Alessandra Sorcinelli. E ai nuovi pettegolezzi si mescolano le vecchie storie… «Il Bunga-Bunga sono io», si è affrettata a dichiarare l’attrice Sabina Began, negando le tanto chiacchierate orge di Villa San Martino. Le ha fatto eco Evelina Manna, che a Berlusconi deve una raccomandazione in Rai, complice Agostino Saccà. Dalle sue rivelazioni affiora il lato più tenero del Cavaliere, che non va mai a letto senza una mentina in bocca: dormivano insieme a “seggiolina”, abbracciati stretti stretti.
E Ruby? Anche lei si rivolgeva a Berlusconi chiamandolo «Papi», come Noemi Letizia; e all’amico che la sfotte, precisa: «Quella è la pupilla, io sono il culo». A un’altra amica confida: «Lui mi ha chiamato ieri dicendomi: “Ruby, ti do quanti soldi vuoi, ti pago, ti metto tutta in oro, ma l'importante è che nascondi tutto, non dire niente a nessuno”. E per me può essere mafioso o quello che vuole, l'importante è che a me mi sta riempiendo di soldi... sta cambiando la mia vita, cazzo». Ancora: «con il mio avvocato gli abbiamo chiesto 5milioni di euro in cambio del fatto che passo per pazza e lui ha accettato». Durante un controllo, la polizia ha trovato 5mila euro in contanti nella borsetta di Ruby: secondo gli inquirenti, e soprattutto alla luce di intercettazioni telefoniche piuttosto esplicite, quelle 10 banconote da 500 euro proverrebbero dall’ufficio di Giuseppe Spinelli, il ragioniere di Berlusconi. Molte persone vicine a Ruby, del resto, hanno già testimoniato l’intimo rapporto che la legherebbe al Presidente del Consiglio. Emilio Fede aveva già incontrato la giovane marocchina durante il concorso di bellezza «Una ragazza per il cinema», svoltosi in provincia di Messina nel settembre 2009; e nel dvd della manifestazione, è lo stesso Fede a parlarne: «Sottolineo, c’era una ragazza di 13 anni, se non sbaglio, egiziana, mi sono commosso, ho solidarizzato...». Ruby, che in realtà aveva 16 anni, era stata invitata sul palco proprio dal direttore del Tg4, «particolarmente colpito dalla sua storia narrata nella selezione». Dulcis in fundo, parlando con la Minetti, lo stesso Berlusconi si sarebbe lasciato scappare frasi scottanti: «Non importa, tanto non potranno mai dimostrare che io sapevo che è minorenne».
Adesso Ruby nega tutto: intervistata da Alfonso Signorini a Kalispera, ha affermato di vivere due vite parallele, di essersi spacciata per egiziana e di non avere rivelato la sua vera età a Silvio Berlsuconi. Come da copione, non sono mancate le lacrime: la ragazza non è riuscita a parlare dell’attuale fidanzato senza commuoversi, dopo aver rivelato di essere stata violentata da due zii paterni. Ma il padre sembra averla già smentita: «Io ho solo un fratello».

P.S.
La libertà sessuale era e deve restare una bandiera della sinistra. Dopo aver difeso Roman Polanski dagli accanimenti della giustizia americana, sarebbe del tutto incoerente riservare ad altri il trattamento opposto. Né dovremmo lasciarci sedurre dalla tentazione di cavalcare gli ammonimenti del cardinal Bertone, quasi volessimo opporre al premier un potere retrogrado e non meno amorale. Le serate di Berlusconi, oltre a strappare qualche sorriso, trasmettono un vago senso di solitudine e di tristezza. Se fossi al suo posto, mi sentirei più innocente che mai (anche considerando gli altri procedimenti penali!). Tuttavia, per l’era berlusconiana non potremmo immaginare un finale migliore, un contrappasso più giusto: dopo anni di leggi ad personam, il Presidente del Consiglio deve oggi rispondere di un reato – la prostituzione minorile – per il quale il suo stesso governo ha inasprito le pene. Indipendentemente dagli esiti del processo, siamo convinti che per l’imputato sia giunto il momento di godersi le ville di Antigua, e di trascorrervi il resto della vita come meglio crede. Lasci però alla giustizia italiana, o almeno all’indignazione delle persone oneste, i suoi falsi amici, i suoi tirapiedi. Dopo quindici anni di menzogne e di abusi, è il minimo che gli si possa chiedere.
Manuel Lambertini

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