domenica 13 febbraio 2011

Sara Tommasi e le Papi Girls

Già, anch’io sono stato fidanzato con Sara Tommasi. Per quasi dieci secondi. Ma clandestinamente la nostra storia è andata avanti addirittura quattro giorni. Nei vialetti del Lido di Venezia e nei corridoi dell’Hotel Excelsior ci siamo scambiati sguardi ad alta intensità erotica durante tutta la 66esima Mostra del Cinema!
D’accordo, non sono molto credibile. Ma non vi sono dubbi sul fatto che a Vittorio Sgarbi le cose siano andate meglio... Nei giorni scorsi ha dichiarato: «Sono stato fidanzato per qualche ora con Sara Tommasi e l’ho portata a Venezia, oltre che in Bulgaria, nell’aereo presidenziale. Ma ci tengo a precisare che era con me, non con Berlusconi, che quindi non l’ha pagata». Nel giugno 2010, infatti, il sindaco di Salemi e la bella Sara hanno raggiunto Sofia con l’aereo del Presidente del Consiglio, per partecipare all’inaugurazione di una statua di Garibaldi. In un articolo per Il Giornale, Sgarbi ha smentito l’intimità del premier con l’ex schedina di Quelli che…il calcio, spendendosi poi in difesa di quest’ultima: «Tutto è detto nelle dichiarazioni di Sara Tommasi, anche nelle sue intemperanze e manie di persecuzione: “Il mio problema è un impulso insopprimibile a fare sesso, ma non sono una prostituta”. Confermo. Un sesso semplice come quello di un maschio». «Sembra che, – ha aggiunto Sgarbi – non so in che tempo, probabilmente dopo di me, Sara Tommasi abbia mostrato particolare interesse per Berlusconi. E con questo?».
Secondo gli inquirenti, invece, alcuni mesi prima la Tommasi avrebbe trascorso ad Arcore anche la serata del 25 aprile, quando Berlusconi accoglieva Vladimir Putin con le Papi Girls al gran completo: oltre alla minorenne Ruby, erano presenti Barbara Guerra, le gemelle Manuela e Marianna Ferrara, Iris Berardi, Barbara Faggioli e Marysthell Garcìa Polanco.
Umbra, capelli castani, occhi da cerbiatta e fisico procace, Sara Tommasi, che compierà trent’anni il 9 giugno, è l’anello di congiunzione tra la recente indagine della Procura di Napoli su un giro di prostituzione legato ad ambienti della camorra e i festini di Arcore. La squadra mobile di Napoli è arrivata al cellulare della Tommasi seguendo un traffico di banconote false. Il suo telefono è stato intercettato dalla polizia perché in contatto con le utenze degli indagati Vicenzo Seiello, detto «Bartolo», e Giosuè Amirante: entrambi avrebbero stretto legami con Lele Mora e Fabrizio Corona, impiegando la stessa Tommasi ed altre ragazze della «scuderia» in prestazioni sessuali a pagamento. Oltre a frequentare le cene di Villa San Martino, l’ex naufraga dell’Isola dei Famosi sarebbe stata trascinata da Seiello e da Amirante in serate hard con personaggi più o meno coinvolti nella criminalità organizzata. E secondo Fabrizio Corona, il cui archivio è stato messo a soqquadro alcuni giorni fa, la camorra sarebbe in possesso di fotografie che ritraggono Berlusconi nudo durante una notte di Bunga-Bunga
In una conversazione telefonica, intercettata dagli inquirenti, «Bartolo» e Amirante hanno raccontato di aver visto la scorta della Presidenza del Consiglio prelevare Sara Tommasi dal suo appartamento romano per condurla a Palazzo Grazioli. Dal cellulare della ragazza sono poi stati inviati sms a Silvio Berlusconi, a suo fratello Paolo e ad Ignazio La Russa. Dapprima molto teneri («Mi sei mancato tanto, spero che tu mi possa richiamare presto. Ti amo ancora, sai. Lady X»), poi sempre più rabbiosi («Spero ke krepi kon le tue troie»), i messaggi rivolti al premier hanno fornito «la rappresentazione inquietante di una personalità fragile e spregiudicata», come riportato negli atti della Procura.
La showgirl, in vacanza a Dubai, non si è sottratta alle domande dei giornalisti. Pur non essendo indagata, ha dominato le cronache di questi ultimi giorni. Il 9 febbraio è stata perquisita la sua casa milanese, in Viale Papiniano 33, insieme alle abitazioni di «Bartolo», di Amirante e di Andrea Celentano, un consulente di programmi tv al quale la ragazza avrebbe confidato la propria difficile situazione. Intervistata da Claudio Sabelli Fioretti e da Giorgio Lauro nel corso della trasmissione Un giorno da pecora, in onda su Radio 2, Sara ha smentito di essersi prostituita: «Io in realtà sono troppo buona, troppo gentile, e anche per gentilezza allargo le gambe come niente, basta che uno mi è simpatico»… Sulla stessa scia, le dichiarazioni rilasciate a Novella  2000: «Il mio problema è un impulso insopprimibile a fare sesso, ma non sono una prostituta. È che mi sciolgono la droga nei bicchieri... Certo, se un ministro mi offrisse 15mila euro… Ma è solo un’ipotesi». Al TgLa7 ha detto: «Non ho mai fatto sesso a pagamento. Forse è questa la pecca. Perché la prostituzione non è reato e in Italia bisogna fare sesso a pagamento». Poi, nell’attesa di essere chiamata dai magistrati, se l’è presa anche con la polizia: «È tutto così anche in polizia, eh, cosa crede? Io sono andata una volta a fare una denuncia: a momenti mi saltava addosso, il commissario della polizia…». Parlando all’Ansa si è inoltre detta «delusa» dal capo del governo: «Berlusconi mi ha colpita positivamente la prima volta che l'ho visto. Oggi posso dire di essere delusa. Uno scandalo del genere può coinvolgere una starlette come me ma non un politico, che dovrebbe dare il buon esempio». Con Marco Lillo de Il Fatto Quotidiano è andata oltre: più che un politico, Berlusconi sarebbe «un ragazzo di spettacolo». È un complimento? «Se un uomo di Stato deve essere un pagliaccio che fa divertire il prossimo facendo i festini…». Invece Ignazio La Russa e suo figlio Geronimo sarebbero «amici di vecchia data». Mora e Corona «sciolgono nei bicchieri» sostanze stupefacenti per farle perdere il controllo sessuale. Marina Berlusconi, si legge negli sms, gestirebbe alcuni «giri squallidi». Ronaldhino «frequenta gente che sembrano narcotrafficanti». Fabrizio del Noce? «Un caro amico. Forse un fidanzato… Ha frequentato i giri di Berlusconi a Roma e se ne è staccato perché gli facevano schifo». Nicole Minetti, al contrario, «pensa solo ai soldi ed è malata di shopping». Da ogni parte piovono smentite, ora pietose ora sdegnate.
Tra vaneggiamenti e dichiarazioni shock, questa ingarbugliata vicenda si complica di ora in ora. Mentre la magistratura esclude ogni connessione dell’inchiesta di Milano –  che vede Berlusconi imputato per concussione e prostituzione minorile – con quella di Napoli, la vera Sara Tommasi sembra essersi irrimediabilmente confusa tra tutte le possibili letture del suo comportamento... È davvero così instabile e depressa? Molti elementi farebbero supporre di sì. Alla madre Cinzia, per telefono, aveva mostrato le stesse inquietudini di cui tutti parlano oggi: «Ora sto qua a rompermi con la gente che mi droga a destra e a sinistra… Non so più dove scappare, guarda…». In un sms inviato a Berlusconi si legge: «Silvio vergognati! Mi hai fatta ammalare... Paga i conti dello psicologo!». E con Paolo Berlusconi era stata ancora più categorica: «Se io mi devo curare, tu piantala con cocaina, cani e mignotte!!». Pare che il fratello del premier l’abbia segnalata alla clinica «Delle Betulle» di Appiano Gentile, per farla visitare da uno specialista. Ai pm di Napoli, Giosuè Amirante sembra aver fornito ulteriori conferme: «Da luglio in poi il carattere di Sara è peggiorato, la vedevo sempre triste, sempre pronta a scatti di ira, non la capivo più. Negli ultimi tempi ho saputo che faceva addirittura uso di farmaci».
Eppure, il dubbio che stia fingendo resta. Soprattutto da quando l’attenzione dei media si è concentrata sul suo caso. Ha attaccato il premier con giudizi morali, ma senza confermare nulla di ciò che più interessa ai fini dell’indagine. Nega persino di averlo «smessaggiato», smentisce di essere stata ad Arcore e conferma solo i festini di Palazzo Grazioli: «Mi hanno rubato il cellulare tre volte nel giro di un mese: tassisti, camorristi, scippatori in metropolitana…». Del resto, persino i tanto discussi sms potrebbero essere parte di un tentativo di deviazione a più ampio raggio… Il 6 gennaio scorso, poco prima dell’inchiesta milanese sulle prestazioni sessuali di Ruby, l’europarlamentare del PdL Licia Ronzulli le aveva rivolto un esplicito avvertimento: «Sara, è bene che tu sappia che il mio cellulare è sotto controllo. Quindi tutto passa attraverso la Procura. Messaggi e telefonate». Ma già il 6 ottobre 2010 – il Rubygate era ancora di là da venire – la bella Sara confidava ad Andrea Celentano: «Quelle altre [dei festini di Berlusconi] sono tutte matte... Ma io mi metto a fare la matta come loro... Sinceramente preferisco seguire le strade mie…».
La questione, per ora, resta aperta. E il caso Tommasi è solo alle battute iniziali. L’infelice condizione in cui versa questa giovane donna sembra tuttavia molto chiara. Dopo essersi laureata in economia alla Bocconi di Milano, si era gettata con entusiasmo nel mondo dello spettacolo, sognando una carriera di attrice. La sua partecipazione all’Isola dei Famosi e il calendario 2007 di Max le avevano regalato grande popolarità. Ma nemmeno uno stage di recitazione all’Actor’s Studios di New York era stato sufficiente ad elevarla dal frustrante ruolo di eterna starlette. Sapeva che questo sarebbe potuto succedere, in un mondo spesso impietoso come quello dello spettacolo, ma ha continuato a nascondere il proprio disagio dietro ad un'apparente spregiudicatezza senza ripensamenti: «All’inizio non volevo spogliarmi, poi ho cambiato idea. Il seno? L’ho rifatto. Io sono un prodotto da vendere nel mercato dello show business». Trasferitasi a Roma, aveva tentato di sfondare nel cinema. Senza riuscirci. Dopo due anni, è naufragata anche la sua storia d’amore con l’imprenditore Simone Giancola: ora l’uomo è fidanzato con Nicole Minetti... Prima dell’intervento di Veronica Lario, le era stata offerta una carriera politica. Con qualche rimpianto, aveva rifiutato. Per non rinunciare al sogno di una vita. Però negli ultimi mesi la sua situazione sembra essere degenerata, tra flirt veri o presunti, rivelazioni hot ed evidenti problemi di salute. Certo la sua docile instabilità è molto lontana dalle aggressive pretese delle «lupe di Arcore», come le ha efficacemente descritte Francesco Merlo.
Al Festival di Venezia del 2009 sono stato testimone di un piccolo episodio, che oggi mi intenerisce. Seduto sulla gradinata antistante l’ingresso dell’Excelsior, accanto ai tanti curiosi armati di bloc notes, un pomeriggio la vidi spuntare dal nulla. Mancava qualche ora alla passerella delle 19.30, e Sara vestiva in modo piuttosto semplice, non aveva ancora iniziato a prepararsi. Ricordo che si fermò proprio nel punto in cui attori e celebrità acceleravano il passo per sottrarsi ai cacciatori di autografi. Dal vivo è ugualmente bella, ma molto più magra di quanto non appaia in televisione. E assai meno appariscente. Rimase immobile per parecchi secondi, rivolgendo imploranti occhiate alla piccola folla appostata sulle gradinate. Poi, con aria dimessa, entrò lentamente in albergo. Senza nascondere la propria delusione per il mancato bagno di folla.

Manuel Lambertini


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