venerdì 16 settembre 2011

Donne che odiano Madonna

Andrea Riseborough, Madonna e Abbie Cornish
1° settembre 2011
Trovarsi a un metro di distanza dalla Regina del Pop non è un’esperienza che possono vantare molti. A me è successo quindici giorni fa durante la 68esima Mostra di Venezia, all’imbarcadero dell’Hotel Excelsior. Con alcuni amici stavo seguendo il grande press agent Enrico Lucherini, convinto che fosse in procinto di accogliere qualche ospite importante… A ragione, pensavamo si trattasse dei protagonisti di Sangue caldo, la fiction di Canale 5 con Asia Argento, Manuela Arcuri e Gabriel Garko. Ma l’atmosfera di sovreccitazione che aleggiava tra i presenti ci ha fatto pensare subito a qualcosa di più grosso... Poi è arrivata la conferma: la conferenza stampa di presentazione del film W. E. era appena finita, e Madonna Louise Veronica Ciccone stava per entrare in Hotel. Preceduta da un numero considerevole di guardie del corpo, la guardo sbarcare sulla passerella di fronte ai fotografi. Un bodyguard mi vede giocherellare con la macchina fotografica: si avvicina con aria grave e me la fa mettere via. Intanto Madonna ha raggiunto un gruppetto di fans urlanti, raccolti dietro le transenne. Firma un paio di autografi. Poi il volume delle urla sale, la piccola folla comincia a spingere, una guardia del corpo è costretta ad appoggiarsi di peso alla transenna. La fanno entrare dopo pochi secondi. Per un momento me la trovo di fronte. Dall’interno del corridoio che dà nella hall, la vedo agitare in aria le braccia e lanciarsi in un sospiro liberatorio, prima di scambiare una risata complice con la ragazza che la tiene a braccetto. Poi i bodyguard la indirizzano in un corridoio laterale, di cui ci viene opportunamente sbarrato l’accesso.
La mia storia con Madonna finisce qui. E mi ha lasciato la piacevole impressione di aver assistito alla autosospensione di un mito costruito dal nulla; mito temporaneamente rimosso, messo in ombra da un più urgente desiderio di tranquillità. Ma a quei giorni risale anche l’incubazione di una polemica che è deflagrata solo ora, dopo la pubblicazione dell’intervista che la Regina del Pop ha rilasciato a Oggi. Chiamata ad esprimere un giudizio su Berlusconi, si è limitata a rispondere: «Cosa penso di Berlusconi? Non vorrei parlarne adesso. Ma il settimanale inglese Economist ha già detto tutto, no?». Molto probabilmente il riferimento è ad un recente titolo: «Perché Silvio Berlusconi è inadatto a governare l’Italia». Apriti cielo! I berluscones non hanno esitato a dare battaglia. Il sottosegretario Giovanardi ha colto la palla al balzo: «Molto intelligente l’attacco all’Italia e a Berlusconi della signora Ciccone. Riprende un giornale inglese, The Economist, che pontifica da un Paese in cui, ad agosto, abbiamo visto rivolte sociali senza precedenti e certamente avrà sentito cosa ha detto il premier inglese a commento di una città come Londra messa a ferro e fuoco; l’Inghilterra è un Paese in preda a un evidente sfascio delle strutture familiari, a una disgregazione totale della società. Insomma se il pulpito cui si ispira Madonna è quello inglese allora possiamo stare tranquilli». E poi la ciliegina sulla torta: il pensiero politico della popstar «non conta nulla. Gli italiani sanno che è una supermiliardaria e non è che la gente si lasci irretire da questi satrapi ricchi e viziati. Tra l’altro, la signora Ciccone è apertamente per le famiglie omosessuali, quindi schierata palesemente contro la nostra cultura e la nostra Costituzione che non prevedono famiglie gay». Già, la gente non si lascia irretire da questi satrapi ricchi e viziati… E gli italiani non resterebbero certo a guardare, se qualcuno di questi supermiliardari calpestasse la loro Costituzione…
Le prime ad insorgere, tradite dalla deriva antiberlusconiana di Madonna, sono però state le donne del Pdl. Come non accorgersi, ad esempio, della reazione di Daniela Santanchè? Al solo leggere le sue dichiarazioni sembra quasi di sentirne la voce. Sembra di vederla, mentre dice che Madonna «va contro la scelta democratica di milioni di italiani che hanno voluto e votato con convinzione questo governo. Mi dispiace che Madonna usi queste parole nei confronti dell’Italia. Dispiace che sia proprio un’italoamericana a giudicare così negativamente il suo Paese. Mi auguro a questo punto che gli italiani pensino di lei quello che lei pensa di loro e che, quindi, il suo peraltro stroncatissimo film se lo veda da sola. Quello che fa più male è che queste celebrità siano particolarmente attente a lanciare i loro prodotti e, senza scrupoli, facciano il loro marketing sulla pelle degli italiani».
Apparentemente più pacata la replica di Gabriella Carlucci: «Continuerò ad essere una sua grandissima fan e ad apprezzarla artisticamente, ma trovo un errore strategico la sua dichiarazione. È evidente che non sa nulla dell’Italia. È come se io, che sono stata recentemente negli Usa per un gemellaggio con la città di Miami, parlassi male di Obama». Il confronto lascia un po’ perplessi. Ma il meglio deve ancora venire: «Mi dispiace moltissimo che Madonna abbia avallato le tesi dell’Economist, tra l’altro in un Paese come l’Italia che la adora. Evidentemente ha un ufficio stampa comunista che le ha detto di dire così per farla uscire meglio sui giornali comunisti».

Manuel Lambertini

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